PROGETTI
Il Contratto di zona umida (Progetto CREW - Coordinated Wetland management in Italy-Croatia cross border region)
Il progetto CREW intende assicurare un maggiore coordinamento tra i diversi livelli di pianificazione territoriale e le autorità preposte alla gestione delle zone umide, limitando al contempo i conflitti tra le questioni di conservazione del patrimonio naturalistico e le attività economiche che insistono su quelle aree. Il progetto permetterà da parte di diversi enti territoriali, associazioni e privati, la sottoscrizione di un "Contratto di zona umida" contenente strategie condivise di conservazione della biodiversità e sviluppo sostenibile dell'area.
Per maggiori informazioni: https://www.comunesbt.it/Aree-tematiche/Progetti-Comunitari/Cooperazione-Territoriale-Europea/Il-progetto-CREW
Ripristino della zona umida costiera (Progetto Re.S.C.We.)
Il progetto di ripristino della zona umida è stato sicuramente l'intervento più importante mai attuato nella Riserva Naturale Regionale Sentina. Finanziato attraverso il bando europeo Life+ 2009 e denominato Re.S.C.We. (Restoration of Sentina Coastal Wetland), ha permesso la realizzazione di opere ed attività per oltre 1.000.000,00 € da Settembre 2010 a Marzo 2013.
Nello specifico è stato ricreato con complesso ed eterogeno sistema di zone umide con diverse caratteristiche ecologiche per un totale di circa 3 ettari; la fruizione è stata regolamentata attraverso la predisposizione di sentieri, bacheche e altane per il birdwatching; sono state avviate azioni di reintroduzione floro-faunistica e innovative attività di educazione ambientale.
Reintroduzioni di specie floristiche e della Tartaruga palustre
In seguito ai ripristini ambientali, i nuovi habitat hanno permesso l'avvio di un ambizioso programma di reintroduzione floristica e faunistica. Per quanto riguarda la fauna è in corso la reintroduzione della Tartaruga palustre europea (Emys orbicularis) all'interno delle zone umide caratterizzate da acqua dolce. Sulla tematica delle reintroduzioni floristiche invece, la Riserva Sentina è una delle aree protette italiane più attive: sono già state reintrodotte ben 4 specie (Limonium narbonense, Plantago cornuti, Erianthus ravennae, Artemisia caerulescens) e sono in fase di reintroduzione altre numerose specie tra cui Cladium mariscus, Juncus acutus, Juncus maritimus, Schoenus nigricans, Plantago crassifolia, Medicago marina.
Restauro della "Torre sul Porto"
L'edificio storico del 1543 denominato "Torre sul Porto" è sicuramente uno dei simboli dell'area protetta. L'intervento effettuato è consistito nell'eliminazione delle superfetazioni, nel restauro conservativo delle facciate esterne e nella sistemazione delle zone circostanti, per un importo totale di circa 200.000,00 € finanziati per il 75% dai Fondi Europei di Sviluppo Regionale. Sono attualmente in corso le procedure per un ulteriore intervento che permetterà l'utilizzo di una parte dell'edificio come aula didattica e info-point della Riserva.
Accessibilità ad una utenza ampliata
Finanziato dalla Regione Marche grazie ad uno specifico bando destinato alle aree protette, il progetto per l'accessibilità della Riserva Sentina ad una utenza ampliata, mira a permettere la fruizione delle bellezze naturali anche ai soggetti svantaggiati. Attraverso uno specifico percorso dal sottopasso S. Giovanni fino alla zona a tutela integrale e grazie all'adeguamento di due altane per il birdwatching, anche i disabili fisici potranno accedere al cuore della Sentina.
Riqualificazione della foce del Fiume Tronto
L'intervento è curato dalla Provincia di Ascoli Piceno e interessa la porzione sud della Riserva Sentina, in prossimità della foce del Fiume Tronto. Qui è stato ripristinato il pennello in massi precedentemente danneggiato dalle mareggiate, è stato ricreata una ulteriore zona umida integrata con le altre già presenti ed è stato piantato un bosco di pioppi bianchi e frassini ossifilli su una superficie di oltre 1 ettaro.
Rinaturalizzazione del fosso collettore
E' stato uno dei primi interventi dopo l'istituzione dell'area protetta. Il cosiddetto "fosso collettore" rappresenta il confine nord della Riserva e si interfaccia direttamente con le prime abitazioni di Porto d'Ascoli, costituendo così un vero e proprio "biglietto da visita" per l'ingresso in Sentina. Prima cementificato, degradato e poco vegetato, oggi il fosso rappresenta un importante corridoio ecologico per anfibi e pesci. Il sentiero che lo costeggia è ricco di specie arboree ed arbustive e non è raro avvistare uccelli mentre si alimentano in acqua o nei campi limitrofi.
Interramento delle linee elettriche
In seguito al ripristino delle zone umide, si è reso necessario un intervento di interramento di alcune linee elettriche di media e bassa tensione incidenti nell'area. L'obiettivo dei lavori è stato quello di eliminare il rischio di folgorazione da parte dell'avifauna e quello di migliorare la percezione del paesaggio, in prossimità della zona a tutela integrale della Riserva. Sono state smantellati e interrati circa 900 metri lineari di linee elettriche.
Miglioramento agricolo, ambientale e paesaggistico
Con la collaborazione delle Associazioni del territorio e con il coinvolgimento dei residenti della Riserva Sentina, è stato avviato un percorso virtuoso mirato al miglioramento agricolo, ambientale e paesaggistico della zona agricola dell'area protetta. Il progetto ha visto la piantumazioni di Ulivi, di siepi in sostituzione di vecchie recinzioni e di alberi camporili (Olmi e Aceri campestri). Il progetto proseguirà cercando di coinvolgere gli agricoltori anche nel mantenimento di colture agricole tipiche del territorio.