GLI HABITAT

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L'AMBIENTE DUNALE

La Riserva Naturale Regionale Sentina è caratterizzata da circa 1700 metri di costa lungo la quale si sviluppa un piccolo sistema dunale con la presenza di vegetazione spontanea. Tale ambiente risulta fortemente a rischio a causa del fenomeno dell'erosione costiera che ne impedisce la sua naturale evoluzione. Nonostante ciò, nelle zone più intatte, sono state censite diverse specie vegetali di notevole interesse conservazionistico, tra cui la Poligono marittimo la Spartina e la Salsola. Queste piante, così come le altre specie psammofile (cioè che vivono sulla spiaggia), possiedono particolari adattamenti che consentono loro la vita in questo ambiente apparentemente ostile alla vita vegetale; la profondità delle radici, la resistenza alla salinità e la presenza di foglie robuste, sono alcuni di questi.
L'ambiente dunale è frequentato anche da diverse specie di uccelli; uno dei simboli è sicuramente il Fratino, un simpatico e piccolo uccello migratore che depone le uova sulla spiaggia e che si può notare mentre zampetta rapidamente sulla battigia in cerca di cibo.


GLI AMBIENTI UMIDI RETRODUNALI

Si tratta degli ambienti sicuramente più importanti della Riserva Naturale Regionale Sentina, oggetto nel corso dei decenni passati, di scempi e di bonifiche, ma che oggi sono stati ipristinati grazie al progetto Life+ Re.S.C.We.
La zona umida retrodunale è estremamente eterogenea, essendo caratterizzata da piccoli specchi d'acqua dolce o salmastra, perennemente presente o stagionale. Questa eterogeneità permette la vita di numerose specie di uccelli che qui si rifocillano durante i loro lunghi viaggi migratori; tra questi ricordiamo il Cavaliere d'Italia, simbolo della Riserva e prezioso frequentatore della Sentina. Ma è possibile annoverare moltissime altre specie tra cui gli aironi (Airone guardabuoi), il Martin pescatore e diverse specie di anatidi e passeriformi (come l'Usignolo di fiume). Gli stagni e i corsi d'acqua sono anche abitati da anfibi (come il Rospo smeraldino) e rettili.


LA PRATERIA SALATA

Questo ambiente, chiamato anche "steppa salata", è particolarmente raro lungo le coste ed è caratterizzato da un suolo con elevata concentrazione di sale. In queste aree è possibile riscontrare anche diversi specchi d'acqua superficiali che però, a differenza degli ambienti umidi sopra descritti, hanno un forte carattere temporaneo e sono perciò legati a piogge intense o mareggiate in grado di superare la barriera rappresentata dalla duna. La prateria salata è l'habitat ideale dove crescono la Salicornia (anch'essa simbolo della Riserva) e la Suaeda marittima, caratterizzate dalla intensa colorazione rossa visibile in autunno. Anche il raro Astro marino, con i suoi meravigliosi fiori rosa, mostra tutto il suo fascino solo dopo la calda e arida stagione estiva. Presente in questi ambienti è anche la Liquirizia, dalle proprietà officinali note fin dall'antichità.


L'AREA AGRICOLA

Si tratta del paesaggio che ha maggiormente risentito delle attività antropiche e che risulta ormai ben lontano dall'ecosistema agrario precedente la meccanizzazione del settore agricolo. Le siepi e i filari sono quasi del tutto scomparse, la rotazione delle colture non viene più praticata e le tecniche agricole sono intensive. Il Piano di gestione dell'area protetta si prefigge l'ambizioso ritorno al passato anche al fine di supportare un elevato livello di biodiversità animale e vegetale.