Rilevante conferma dell’importanza della Riserva per la conservazione dell’avifauna di Interesse Comunitario


 

Un altro esemplare maschio di Pettazzurro ( Luscinia svecica ssp. cyanecula) è stato riletto sabato 23 e domenica 24 febbraio 2019. Catturato nell’ottobre 2014 alla Sentina dall’ornitologo Alberto Sorace, marcato con l’anellino del Centro Italiano di inanellamento dell’ISPRA, risulta la seconda rilettura dopo quella dell’esemplare marcato in Sentina nel settembre 2017 e riletto nell’ottobre 2018.

A cinque anni di distanza e dopo almeno 10 viaggi di migliaia di Km, dai luoghi di riproduzione dell’Europa nordoccidentale ai siti di svernamento in Africa, il dato raccolto fornisce interessantissime informazioni. A livello nazionale è, per la specie, una delle ricatture più longeve attualmente conosciute.

Tra le tante analisi, in fase di studio, ne citiamo una di attualissimo interesse legata agli sconvolgimenti climatici in corso.

Attualmente la specie in Italia è classificata come Svernante parziale soprattutto nella Sardegna. La data precoce di cattura rispetto ai periodi classici della migrazione primaverile (seconda cattura nella Riserva a febbraio) potrebbe far ipotizzare possibili e probabili svernamenti della specie anche nei siti idonei dell’Italia centrale. Siti come la Riserva Regionale della Sentina che conservano habitat palustri che soddisfano le necessità di queste specie insettivore. Un tentativo di adattamento del Pettazzurro avverso le estreme condizioni delle aree Afrotropicali settentrionali e i mutamenti agro-silvo colturali in corso.

 

scritto il 28/02/2019 alle ore 08:14:51 da redazione in monitoraggio avifauna


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